Meritata pensione per una decana dell’azienda, in cui entrò nel 1987: ha diretto i reparti di Teramo, Sant’Omero e Atri e ha volato sugli elicotteri del 118. La sostituisce Nadia Carbuglia
TERAMO – Un altro medico che ha legato il suo nome alla storia della sanità teramana è andato in pensione: Luciana Pilotti, medico anestesista e rianimatore ha chiuso dal 1° gennaio il suo rapporto ultradecennale con la Asl teramana al San Liberatore di Atri, dove dirigeva il reparto di rianimazione dal 2021.
La dottoressa teramana ha infatti svolto buona parte della propria carriera, ben 36 anni di servizio, all’interno dell’azienda sanitaria teramana, da cui fu assunta nel 1987. Da allora ha ricoperto diversi incarichi, da responsabile dell’Anestesia del Mazzini, dal 2011 al 2017 a responsabile di quella di Sant’Omero dal 2017 – dove ha avviato anche un laboratorio di terapia del dolore – fino all’ultimo incarico ad Atri. La dottoressa è anche una decana del servizio di elisoccorso del 118, che ha svolto dal 2013.
“L’impegno, la dedizione e la passione per il proprio lavoro dimostrati da Luciana Pilotti nel corso della sua lunga carriera – commenta il direttore generale Maurizio Di Giosia -, sono stati determinanti per l’attività operatoria di ben tre dei quattro nostri ospedali. Non possiamo che ringraziare la dottoressa Pilotti e farle i migliori auguri per il futuro”.
La nuova responsabile dell’Anestesia e rianimazione di Atri è Nadia Carbuglia, anche lei esperta di elisoccorso, una colonna portante di questo settore sanitario del Mazzini. “Una professionista molto valida – dice il direttore generale -, che adesso profonderà il proprio impegno nell’ospedale San Liberatore. Come avvenuto già in altre occasioni, in conferimento dell’incarico da responsabile di Uosd è un’occasione di crescita professionale per un’ottima risorsa interna. E’ l’ennesima riprova che non sono indispensabili unità operative complesse per avere validi professionisti al lavoro”.